12/02/2013 – Il Principe di Homburg

Al di l del prussianesimo di cui imbevuto, c nel suo teatro qualcosa che parla con urgenza allo spettatore doggi? E se c, in che cosa consiste, e come si articola?
La nuova messinscena di Cesare Lievi vuole rispondere a queste domande e per farlo si concentra non tanto sul dramma di chi si trova dilaniato tra sentimento e legge, libert e obbedienza, inconscio e norma, ma sulla proposta kleistiana (tutta moderna) di una possibile soluzione: da ogni conflitto si esce grazie a un sogno. Non importa se destinato a cedere e crollare sotto il principio di realt, anzi.
In uno spazio neoclassico, sospeso e irreale, dieci attori sempre in scena daranno vita, con la fluidit, la precisione e la vaghezza tipica dei sogni, a una vicenda fortemente drammatica e incalzante, in cui limmaginazione (e linconscio che la determina) si confronta continuamente con la legge e lordine, rivelandosi forza fondamentale per decidere la vita, il suo senso e il suo destino.
Lasci lesercito per gli studi, la scienza per la poesia, lamministrazione prussiana per la libert, la famiglia per il mondo e infine il mondo per la morte. Amava se stesso con acredine, ambiva disperatamente alla gloria, credeva nella vana illusione dellarte ed era affascinato dallinsensatezza della vita.
Come pochi altri scrittori della letteratura europea, Kleist ha intuito e rappresentato le lacerazioni e i conflitti della modernit, creando figure immortali che raccontano ancor oggi il nostro destino. Ne sono una prova le continue trasposizioni della sua opera nel cinema, le traduzioni dautore, le messinscene teatrali. La sua poesia, al contempo lucida e sognatrice, aiuta a interpretare il nostro mondo, o forse soltanto a renderlo pi sopportabile.
ORARI SPETTACOLI
dal marted al sabato ore 20.45
gioved 14 febbraio ore 16.45
domenica ore 16.45
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