19/02/2013 – La scuola delle mogli

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Teatro Argentina-La scuola delle mogliDal 19 febbraio Eros Pagni domina da protagonista una delle commedie di maggior successo di Molire, La scuola delle mogli, che la regia di Marco Sciaccaluga, nella versione italiana di Giovanni Raboni, porta sul palcoscenico del Teatro Argentina, trasponendo lazione dal Seicento ai primi anni del Novecento per offrire uno specchio della societ di tutti i tempi. Un grande classico del teatro che il commediografo francese scrisse nel 1662, vestendo di una travolgente vis comica un capolavoro di analisi psicologica e comportamentale che ai tempi di Luigi XIV scandalizz Parigi per lironia grottesca, la forza provocatoria del suo assunto narrativo, e loriginalit con cui venivano definiti i suoi personaggi.

Nellopera Molire racconta la storia dellamore impossibile tra un uomo anziano, Arnolfo, e una ragazza, Agnese, che egli ha educato con il progetto di farne la moglie ideale, venando probabilmente il copione di un certo autobiografismo (proprio in quellanno lautore, ormai quarantenne, aveva sposato la ventenne Armande Bjart, figlia o sorella della sua amante Madeleine). Lopera diventa cos unavventura teatrale per svelare linesorabile conflitto tra i sogni e lo svolgimento della realt, lineluttabile dominio maschilista sulla donna, e lillusione che le ideologie possano dominare la natura umana, piegandola al loro intransigente volere.
Un inno squisitamente teatrale alla libert individuale che mal sopporta i vincoli imposti dallautoritarismo ideologico di cui si alimentano i sogni pedagogici e matrimoniali di Arnolfo. Ed infatti, il protagonista nutre una radicale sfiducia nelle donne e nellistituzione matrimoniale: fattori che, se combinati insieme, determinano, secondo lui, linarrestabile proliferazione nella societ di una moltitudine di menzogne, dinganni e di infelicit. Arnolfo confida al coetaneo Crisaldo che tredici anni prima, approfittando della miseria di una madre, ha acquistato la tutela di sua figlia, una bambina di quattro anni, per farla crescere lontano dalle insidie della societ e dalla tentazione corruttrice di ogni forma distruzione. Meglio una moglie ingenua e sciocca che una consorte bella e intelligente, sostiene convinto. Ma lo sviluppo della commedia gli dimostrer limpossibilit di condizionare la mente e la natura umana. Allingenua Agnese, infatti, basta incontrare per un attimo lo sguardo del giovane Orazio per subire una metamorfosi radicale, che sveglia i suoi sensi e fa nascere in lei la necessit di conoscere e di imparare. E a nulla valgono gli impedimenti dellostinato Arnolfo, al quale lignaro Orazio confessa i suoi progetti di felicit.
Il piccolo microcosmo privato che anima la penna di Molire, si scrolla la polvere del Seicento per essere trasferito dalla regia di Sciaccaluga nella Parigi perbenista dei primi del Novecento da cui ha inizio il viaggio ideale di Arnolfo. Ci sembrato di leggere nella commedia lesplicito rinvio a una realt piccolo borghese e questo ci ha indotto a pensare a uno spazio che appartenesse soprattutto al tempo in cui la borghesia ha assunto uno specifico riconoscimento sociale dichiara Sciaccaluga Poi tutto venuto da s, portando in primo piano, a sorpresa anche per noi, un clima da vaudeville cechoviano, in una scatola scenica che rinvia a un universo in cui si sente il profumo di baguette e il suono della fisarmonica, ma anche a piccole cose di cattivo gusto, a segreti nascosti, a orchi in agguato che cercano invano di condizionare lo sbocciare della natura. Ci che veramente mi interessa raccontare quella storia che Molire confina in un microcosmo privato, avendo per la capacit di farlo esplodere, in modo da investire anche la realt contemporanea.
Con Eros Pagni nei panni di Arnolfo, ruolo che gi fu di Molire, recitano nello spettacolo Alice Arcuri (Agnese), Roberto Serpi (Orazio), Roberto Alinghieri (Alain), Mariangeles Torres (Giorgina), Federico Vanni (Crisaldo), Marco Avogadro (Enrico), Massimo Cagnina (Oronte), Pier Luigi Pasino (un notaio). La scena firmata da Jean-Marc Stehl e Catherine Rankl (che ha disegnato anche i costumi), le musiche sono di Andrea Nicolini e le luci di Sandro Sussi.


Orari: marted, mercoled, venerd ore 21 – gioved e domenica ore 17 – sabato ore 19 – luned riposo
Durata spettacolo: 2 ore e 10 minuti con intervallo
Costi: biglietto intero 27 platea palchi 22 galleria 16 – ridotti da 22 a 13 (senza prevendita)

Source Article from http://www.info.roma.it/evento_dettaglio.asp?eventi=24205

Category : Eventi

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