20/03/2012 – Il Catalogo

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Teatro Quirino-Il CatalogoHa per un difetto: non ha memoria, ed perci costretto a catalogare in un album tutte le sue conquiste. Un giorno piomba a casa sua Suzanne (Isabella Ferrari), una giovane donna alla ricerca di un certo Philippe Ferrand. La donna stanca e senza troppi preamboli decide di installarsi a casa di Jean-Jacques sconvolgendo cos l”ordine maniacale del suo monolocale e della sua vita Si tratta di un tragicomico incontro-scontro di universi paralleli e apparentemente estranei. L”incomunicabilit, e dunque la solitudine, sono le due dimensioni in cui vivono i personaggi. La coppia Fantastichini-Ferrari rappresenta un binomio davvero perfetto – spiega il produttore Tumminelli – artisticamente in grado di abbinare capacit, classe ed originalit. Sono due attori completi, una grande risorsa per il teatro italiano. Come del resto lo Valerio Binasco che firma la regia dello spettacolo”. Il Catalogo una commedia delicata e divertente scrive nelle note di regia Binasco. Il titolo (almeno in italiano) si ispira al Don Giovanni di Mozart, e la ragione tematica e musicale insieme: il dialogo scorre leggero e brioso come le note bambine” delle partiture settecentesche e il personaggio maschile si ispira -o almeno vorrebbe al celebre seduttore. Questa commedia gioca con l’impossibile e con l’assurdo e l’autore sembra divertirsi molto a mandare a gambe all’aria le nostre pretese di vivere in una realt normale”. Il tema narrativo di quelli molto cari al teatro e al romanzo tardo novecentesco: l”impossibile incontro tra un uomo e una donna. Tanto pi fatale quanto pi imprevedibile. Per salvarsi dall’impossibile amore, i personaggi si aggrappano in modo quasi ossessivo alla verosimiglianza dei dialoghi e delle situazioni ma solo per approdare ad un’atmosfera di intimit senza scampo e tuttavia leggera e primordiale dove la realt si rivela per quella che : una specie di prigione dell’anima. Da quel momento in poi, Il Catalogo sembra un sogno, uno di quei film meravigliosi di certa Nouvelle Vague, che si accanivano a scoprire l’assurdo delle storie d’amore e di quell”assurdo finivano per innamorarsi e farci innamorare. Tutto si gioca nel dialogo tra un solo uomo e una sola donna. C’ un mondo segreto, meraviglioso e senza colpe dentro di noi e solo l’amore e il coraggio che l’amore sa donare possono liberarlo. Sembra solo un gioco crudele, ma un gioco divino. Perch l”amore un Dio. Un Dio che si nutre delle nostre storie, dei nostri giochi, delle nostre fughe inutili e ci d in cambio l”unica vera bellezza della vita. Il terribile dio-bambino dell’amore si certo molto divertito leggendo Il Catalogo”.

Source Article from http://www.info.roma.it/evento_dettaglio.asp?eventi=22651

Category : Eventi

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