11/05/2012 – Radu Lupu in recital

Il suo magnetico carisma, la sua barba da santone, la seggiola spartana che preferisce al pi comune sgabello, invitano gli ascoltatori a una concentrazione pi intensa del solito. Ed ecco che dal suo piano sgorgano, ora pietrosi ora liquidi, ora lucidi come il diamante ora circonfusi di una bruma crepuscolare, suoni di bellezza incomparabile, organizzati in un fraseggio che stupisce e incanta ad ogni battuta, come i versi di un grande poeta. Poetico anche l’intero programma che il pianista rumeno presenter nel suo recital all’Auditorium Parco della Musica: lo Schubert degli Improvvisi op. 142 e della tarda Sonata D 845, e il meraviglioso soliloquio del Preludio, Corale e Fuga di Csar Franck.