16/12/2011 –

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Lesposizione, curata da Rossella Vodret e da Fausto Gozzi, direttore della Pinacoteca Civica di Cento, rappresenta insieme un significativo tributo al Guercino e un omaggio a Sir Denis Mahon, da poco scomparso, che al pittore di Cento ha dedicato gran parte dei suoi studi nel corso della sua vita centenaria.

Lesposizione, composta da opere conservate nei musei e nelle collezioni di Roma e di Cento, nonch del Fondo Edifici di Culto del Ministero dellInterno, consente di ammirare, nella rinnovata cornice di Palazzo Barberini, uno straordinario corpus di dipinti, che offre la possibilit di gettare uno sguardo dinsieme sullopera del maestro emiliano: trentasei capolavori che coprono tutto larco cronologico del suo lungo percorso artistico facendone emergere lesuberante talento. Viene messa in luce levoluzione pittorica dellartista, partendo dai primi dipinti, che riflettono linflusso di alcune importanti fonti dellarte ferrarese, come Ippolito Scarsella (1551-1620) e Carlo Bononi (1569-1632), fino alla produzione pi squisitamente legata allo stile e alle idee derivate da Ludovico Carracci.

E stata spesso evidenziata la precocit pittorica del Guercino, un talento innato che gli viene riconosciuto subito anche dal maestro pi indiscusso della sua epoca e da lui tanto ammirato, Ludovico Carracci, che riconosce nel giovane artista di Cento la propensione moderna verso le nuove tendenze, una sorta di continuazione della sua arte, in cui rivive lintensit nellazzurro dei cieli che gli familiare e che vede rinnovarsi nelle opere del Guercino con un vigore del tutto nuovo. Certi effetti temporaleschi non si erano mai visti prima, e sono evidenti gi nel precoce Sposalizio mistico di Santa Caterina alla presenza di San Carlo Borromeo, del 1614-15 e nelle pi tarde tele con La Madonna della Ghiara con san Pietro, San Carlo Borromeo, un angelo e donatore e ne I santi Bernardino da Siena e Francesco dAssisi con la Madonna di Loreto , entrambe eseguite nel 1618 e conservate nella Pinacoteca Civica di Cento.
Dopo lintenso avvio in Patria, tra il 1621 al 1623 il pittore venne chiamato a Roma dal papa bolognese Gregorio XV Ludovisi, il quale insieme al nipote, il cardinale Ludovico, divenne il suo principale mecenate. La decorazione del Casino Ludovisi, edificio con giardino nella zona del Pincio, probabilmente la prima opera in ordine di tempo eseguita da Guercino a Roma; qui il pittore raffigur nella volta della sala principale al pian terreno lAurora, definita la pi sorprendente tra le numerose versioni del soggetto dipinte nella pittura italiana e, nella sala corrispondente al piano nobile, la Fama, lOnore e la Virt.
Capolavoro assoluto degli anni romani rappresentato dalla monumentale, enorme pala raffigurante Santa Petronilla sepolta e accolta in cielo oggi alla Pinacoteca Capitolina, di cui in mostra si espone il ricordo di piccolo formato. Gi Mahon sottolineava limportanza dellopera che costituisce uno spartiacque tra la produzione giovanile del Guercino e quella matura, un cambiamento di stile dovuto di certo allimportanza della commissione, la prima di una serie per la Basilica di San Pietro, che deve aver portato lartista a un ripensamento del proprio stile in chiave pi classica.

Limprovvisa morte del papa nel 1623 e la consapevolezza di aver perso il suo principale mecenate e protettore, furono alla base del ritorno di Guercino a Cento.

Un riflesso del profondo cambiamento in senso classico e monumentale intervenuto nelle opere successive al soggiorno romano percepibile nel San Luca e nel San Matteo, (Galleria Nazionale dArte Antica) provenienti dalla collezione Barberini, parte di una serie di dipinti raffiguranti i quattro Evangelisti.

Dopo il ritorno a Cento, il pittore esegu alcuni quadri, richiesti da illustri committenti romani, ancora oggi conservati nella citt papale, riconducibili al periodo di transizione (1623-1634) che segue il rientro in Emilia. Questo particolare momento stilistico ben rappresentato dal Ritorno del figliol prodigo (Galleria Borghese) portato a termine intorno al 1627-28 o dal Ritratto del cardinal Bernardino Spada (Roma, Galleria Spada) eseguito nel 1631. Gli anni della maturit del Guercino sono caratterizzati – soprattutto dopo la morte di Guido Reni, avvenuta nel 1642 – da una rinnovata attenzione ai modi classicisti, in particolare nella gamma cromatica, che diviene tenue e delicata, nella raffinata eleganza formale e nella progressiva semplificazione che lo porter verso una maggiore chiarezza compositiva. Espressione di questa tendenza sono la Cleopatra davanti a Ottaviano Augusto della Pinacoteca Capitolina o lo splendido Saul contro David di Palazzo Barberini.

Orari
Dal marted alla domenica dalle 9 alle 19.00
Chiuso il Luned, il 25 dicembre e il 1 gennaio
Aperture straordinarie 26 dicembre, 2 gennaio e 9 aprile

Orario di chiusura
18.00 ultimo ingresso prima della chiusura della biglietteria

Biglietti
Intero 10.00
Ridotto 8.00 per gruppi di oltre 15 unit; maggiori di 65 anni, apposite convenzioni
Ridotto speciale 4.00 per scuole primarie e secondarie e minori di 18 anni
Gratuito:
– (solo in biglietteria) per minori di 6 anni, portatori di handicap e accompagnatore,
– 1 accompagnatore per gruppo; 2 accompagnatori per classe, giornalisti con tesserino,
– guide turistiche con patentino, dipendenti MIBAC.
Integrato 12.00 Mostra + Galleria nazionale di Arte Antica

Prenotazione
a persona 1,50
ad alunno 1,00

Audio guide
Noleggio a persona 5,00

Source Article from http://www.info.roma.it/evento_dettaglio.asp?eventi=22335

Category : Veranstaltungen

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