Rione Sant’Angelo
Tra Campidoglio ed il Ghetto
Pur essendo il pi piccolo rione di Roma, Sant’Angelo un vero concentrato di storia. Al tempo dell’antica Roma sorgevano infatti qui alcuni grandi edifici per spettacoli, come il teatro Marcello, quello di Balbo e soprattutto il circo Flaminio. Ma il rione oggi soprattutto conosciuto per aver ospitato il ghetto ebraico. Nel corso dei secoli incontriamo figure di pontefici che saranno pi o meno bendisposti verso la popolazione ebraica di Roma, e che nel tempo era aumentata per l’afflusso di profughi da diverse nazioni (tra cui Spagna, Francia e Germania).
La situazione per precipita nel 1555, quando Paolo IV Carafa (che gi prima di divenire papa si era distinto per la severit e la fermezza con cui portava avanti l’Inquisizione), ordina l’istituzione del Ghetto, dal momento che considerava assurdo il fatto che gli ebrei fossero considerati sullo stesso piano dei cristiani e potessero vivere fianco a fianco.
A questo si aggiunse anche, con Gregorio XIII, la pratica della predicazione coatta, che obbligava gli ebrei a recarsi, una volta a settimana, nella chiesa di San Gregorio della Divina Piet, dove assistevano alle prediche cristiane. Le porte del Ghetto furono abbattute solo nel 1848 per volere di Pio IX ed oggi impossibile ripercorrerlo perch tutta l’area sub grossi mutamenti tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.
Tuttavia il rione conserva ancora in parte il suo tessuto originario e presenta chiese di grande interesse come Sant’Angelo in Pescheria (che le d il nome) o Santa Maria del Pianto. Non meno importante la presenza di importanti casati romani che vi realizzarono le proprie dimore, i Capizucchi, i Delfini, i Margana ma sopratutto i Mattei che di fronte alla loro case (una vera e propria Isola nella citt), realizzarono la spendida fontana delle tartarughe.
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