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domenica 26 gennaio 2020 – h.10.30: Opus Sectiledi Porta Marina, Le decorazioni al Museo dell’Alto Medioevo

Il Museo dell’Alto Medioevo è situato nel Palazzo delle Scienze al quartiere dell’EUR. Fu inaugurato nel 1967 ed espone materiali che vanno dal IV al IX secolo provenienti soprattutto dalla zona di Roma e dall’Italia centrale.

Nella prima sala sono esposti alcuni reperti della Tarda antichità con tre ritratti marmorei degli imperatori del IV e V secolo, una fibula d’oro a balestra, nonché vari reperti che illustrano aspetti della vita quotidiana del periodo.

La seconda e la terza sala del museo sono dedicate alle necropoli longobarde di Nocera Umbra a Perugia e di Castel Trosino ad Ascoli Piceno, ritrovate alla fine dell’Ottocento.

La quarta e la quinta sala documentano l’età carolingia con molti oggetti in marmo e ceramica, le principali produzioni artigianali dell’Alto Medioevo, rivenuti nel corso di vecchi scavi al Foro Romano e rilievi, molti dei quali decorati da simboli cristiani, provenienti dalle chiese di Roma e del Lazio.

Le sale sesta e settima sono dedicate a due insediamenti della campagna romana, rispettivamente a quello di santa Cornelia presso Veio, sorto sul sito di una villa romana, e Santa Rufina sulla via di Boccea dove avvenne il martirio delle due sante Rufina e Seconda.

L’ottava e ultima sala ospita la collezione di tessuti e rilievi provenienti dall’Egitto dall’età tardo-romana fino all’avvento dell’Islamismo. Si tratta di frammenti di abiti e arredi liturgici decorati con motivi ispirati alla mitologia greco-romana, all’iconografia cristiana, al mondo orientale, alla tradizione figurativa egiziana.

Il Museo è aggregato alla Soprintendenza per i Beni archeologici di Ostia e per questo espone anche l’Opus Sectile ritrovato in un’importante domus ad Ostia antica nei pressi di Porta Marina. Si tratta di un ritrovamento eccezionale fatto negli anni ’50 e che solo oggi, dopo 40 anni di accurato e paziente restauro, torna alla luce nella sua magnifica completezza, un reperto unico e di grande impatto visivo.

Una grande varietà di marmi preziosi e policromi, formano immagini che rappresentano animali e decori vegetali di immensa raffinatezza tecnica e stilistica. Testimonianza di un perfezionatissima e altissima tecnica di lavorazione del marmo chiamata “opus sectile”. Distrutto da un evento ignoto, è giunto a noi per cause fortuite. Resta misteriosa la funzione della grande aula così riccamente decorata.

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