Nella sala Squarzina del Teatro Argentina, Lina Sastri sar protagonista del secondo appuntamento della rassegna Singolarit del femminile. Un ciclo di incontri dedicati alluniverso femminile che Emilia Costantini, giornalista del Corriere della Sera, ha ideato per raccontare le donne sempre pi protagoniste della realt civile e sociale, sempre pi presenti e competitive nel campo lavorativo.
Perch ho aderito a questa iniziativa? Perch soprattutto nel difficile momento storico e politico che stiamo attraversando, mi sembra importante dare un contributo diretto, fornire una testimonianza anche privata, proporre una riflessione su ci che le donne possono e devono fare per migliorare, spero, la situazione, afferma lattrice napoletana.
Nata nel quartiere di Arenaccia, la Sastri, il cui vero nome Guendalina, ha esordito nel cinema dautore, con Il prefetto di ferro di Pasquale Squitieri. Vincitrice di tre David di Donatello e due Nastri dArgento, stata diretta da autori cinematografici come Nanni Loy, Nanni Moretti, Carlo Lizzani, Giuseppe Tornatore e John Turturro. Ma la sua carriera, oltre al grande e al piccolo schermo, si concentrata soprattutto sul palcoscenico, dove ha lavorato con Eduardo De Filippo e poi con registi come Peppino Patroni Griffi, Armando Pugliese, Lluis Pasqual, recentemente Massimo Ranieri, interpretando ruoli importanti, da Elettra a Filumena Marturano. Nel 2011 stata insignita del titolo di commendatore al merito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e, in quelloccasione, ha dichiarato: Sono piacevolmente sorpresa, sia perch non te laspetti mai di diventare commendatore, sia perch questa prestigiosa onorificenza mi arriva dal nostro Presidente, che stimo moltissimo.
Un capitolo a parte lomaggio che lattrice, tre anni fa, ha voluto rendere alla madre, scrivendo e interpretando La casa di Ninetta: Lho scritto di getto, senza correzioni, qualche tempo dopo la morte di mia madre spiega la Sastri In parte di ispirazione autobiografica, come tutti gli scritti di chi scrittore non di professione, un tributo alla donna pi bella e straordinaria che io abbia mai conosciuto: Anna, detta Ninetta. Un viaggio alla ricerca di una donna che, ridendo, diceva di volersene andare in America e che invece ha finito la sua vita crocifissa da una malattia che non perdona, che umilia il corpo e la mente, come lAlzheimer, in una citt sorprendente, bellissima e spietata come Napoli.
Nel corso dellintervista condotta dalla Costantini, lattrice racconter quindi la sua esperienza personale sia sul piano privato, per la propria realizzazione femminile attraverso il sentimento, sia su quello pubblico nellaffermazione professionale.
E come sempre non mancheranno n le domande da parte del pubblico in sala e nemmeno il punto di vista maschile con un personaggio che, dopo aver ascoltato in silenzio la discussione avvenuta in palcoscenico, avr il compito di commentare, chiosare, riflettere, controbattere e magari anche polemizzare con quanto stato affermato fino a quel momento.
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