domenica 27 novembre 2016 – h.15.30: Santi Ambrogio e Carlo al Corso, La basilica della nazione Lombarda

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Limponente basilica dei Ss. Ambrogio e Carlo, che d il nome allomonimo largo della celeberrima Via del Corso che la ospita, la sede ufficiale dellArciconfraternita della Nazione Lombarda.


Una chiesa primitiva, dedicata a S. Nicola de Tofo, fu concessa nel 1471 da papa Sisto IV ai tanti lombardi presenti in citt.


La trasformazione delledificio comincia nel 1612, due anni dopo la canonizzazione di S. Carlo Borromeo, su progetto architettonico del milanese Onorio Longhi, che alla propria morte lasci in eredit la prosecuzione dei lavori al figlio Martino.


Nel 1612 fu posta la prima pietra, su progetto architettonico del milanese Onorio Longhi, che alla propria morte lasci in eredit la prosecuzione dei lavori al figlio Martino.

I lavori di edificazione della Basilica, tuttavia, si protrassero per diversi anni, col contributo di Francesco Contini, probabile successore di Martino Longhi.


Nel 1665 il papa Alessandro VII diede inizio agli espropri delle case che si trovano sulla strada interessata dai lavori di costruzione della tribuna delledificio. Altri importanti architetti si trovarono allora coinvolti nel cantiere, tra i quali i famosissimi Francesco Borromini e Pietro da Cortona, che furono incaricati di accertare la stabilit dei piloni di sostegno della cupola, terminata da Tommanso Zanoli nel 1669 su disegno dello stesso Cortona.


La paternit cortonesca del progetto infatti ben visibile proprio nella cupola e nel tiburio che la sovrasta, dove si possono notare ad esempio le cornici e le belle volute di raccordo. Le forme del bellissimo tamburo vengono invece a delinearsi tramite lalternarsi delle bucature delle finestre e i pilastri affiancati dalle colonne addossate, che costituiscono la base dei costoloni di sostegno della cupola.


Nel 1682 fu finalmente dato inizio alla costruzione della facciata, ad opera di Giovan Battista Menicucci e Fr Mario da Canepina. Questa risulta fortemente plastica, tripartita da un unico ordine gigante di colonne e paraste corinzie, su cui poggia la trabeazione che sostiene un timpano triangolare. Il timpano anchesso molto aggettante e chiaroscurato, grazie anche alla spezzatura delle linee, fornendo un ottimo esempio dellenfasi decorativa del tardo barocco romano, che tuttavia fu criticata dai contemporanei.

Linterno della Basilica, a croce latina, diviso in tre navate, di cui quelle laterali si prolungano oltre laltare, girando intorno allabside della navata principale, foramando un deambulatorio.


La decorazione interna rappresenta uno degli aspetti pi caratteristici di questa chiesa. Questa fu eseguita da alcuni tra i principali esponenti della pittura romana tardo barocca, e risulta ulteriormente arricchita da una serie di suggestivi stucchi, nella volta centrale, nel transetto e nella tribuna. Questi ultimi furono eseguiti su disegno di Pietro da Cortona, dai suoi allievi pi celebri: Cosimo e Jacopo Antonio Fancelli.


Particolarmente notevole risulta la grande pala con La Gloria dei Santi Ambrogio e Carlo (1685-90) che orna laltare maggiore, realizzata da Carlo Maratta, il pi famoso pittore della Roma dellepoca.

Nellopera sono rappresentati S. Ambrogio co un libro aperto e S. Sebastiano, protettori di Milano, sovrastati dalla figura della Vergine che presenta S. Carlo al Salvatore. La tela, danneggiata a causa di un incendio, fu restaurata da Vincenzo Camuccini nel 1831.


La navata centrale della Basilica fu affrescata da Giacinto Brandi, allievo del Lanfranco, con scene della vita dei santi titolari. In questi affreschi il Brandi cerca di richiamarsi al grande maestro parmense attraverso gli effetti luministici, tipici del barocco, e una sorta di gigantismo nelle figure degli angeli.


Annessi al complesso di S. Carlo sono anche le strutture delloratorio e del chiostro, ai quali si accede sia dallinterno della chiesa, che da un ingresso sulla sinistra della facciata.

Nel chiostro e nellandrone si trovano lapidi ed epigrafi che ricordano alcuni benefattori che hanno contribuito alla bellezza e alla maestosit della Basilica.




Dott.ssa Viviana Ricci

Source Article from http://www.info.roma.it/associazione_eventi.asp?ID_evento=56

Category : Eventos

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