sabato 11 febbraio 2017 – h.10.30: Santi Luca e Martina, Il Capolavoro di Pietro da Cortona

Print Print

Situata nel cuore del Foro Romano, la chiesa accademica dei Ss. Luca e Martina presenta una complessa vicenda costruttiva.

La fondazione della piccola chiesa dedicata alla martire romana Martina, risalente al VII secolo, si deve a papa Onorio I.

Restaurata e riconsacrata nel XIII secolo da Alessandro IV, la chiesa di S. Martina viene donata nel 1588 allAccademia di San Luca con bolla di Sisto V in cambio della chiesa di S. Luca, patrono dei pittori, distrutta a seguito degli interventi attuati in piazza Santa Maria Maggiore. Il patronato della chiesa si trasmette dunque alla nuova sede, incorporando il titolo di S. Luca in quello di S. Martina.

Che la chiesa non versasse in buone condizioni attestato anche dalla Sacra Visita del 1625, denunciate la fatiscenza dell edificio appena un decennio prima dellintervento cortoniano, che ebbe inizio nel 1634.

Ed proprio a partire dalla chiesa inferiore che Pietro da Cortona impronta il progetto di rinnovamento delledificio, forse gi sperando di ritrovare le reliquie di Santa Martina che, come fu nel caco di Santa Bibiana, avrebbero potuto suscitare linteresse del cardinale Barberini o di suo zio Urbano VIII. E nell ottobre 1634, avviene il ritrovamento delle sacre reliquie, provocando lo sperato interessamento del pontefice e del cardinale Barberini.

Durante la prima fase (1635-39) i lavori procedono speditamente. Nel giugno 1637 lordine inferiore della facciata compiuto fino al cornicione. Solo nel 1648, tornati a Roma larchitetto le opere riprendono, portando nel decennio seguente a completamento lordine superiore della facciata, i muri dellabside retrostante e la decorazione a stucco del catino di controfacciata. Negli anni 60 si lavora alla cupola, alla lanterna e alle loro finiture, nonch alla decorazione a stucco delle absidi del braccio trasversale.

Nei secoli seguenti anche lisolato della chiesa subisce rilevanti trasformazioni, dapprima con lesecuzione degli scavi del Foro (inizio Ottocento), che portano il livello dellarea circostante alla quota archeologica ambiando la percezione della prospettiva della chiesa.
La pianta, affine a una croce greca con quattro absidi, ma i bracci del transetto sono pi corti di quello longitudinale, e la curvatura pi schiacciata.

All’interno lo spazio dominato dall’alta cupola; i pennacchi di raccordo sono decorati con i Quattro simboli degli Evangelisti in stucco, opera di Camillo Rusconi.

Nell’altare maggiore si pu ammirare il San Luca Evangelista che dipinge la Madonna, copia del caravaggesco Antiveduto Gramatica del dipinto di Raffaello, oggi alla Galleria dell’Accademia di San Luca. Nel transetto collocata una pala di Sebastiano Conca.

Perla di questa chiesa la cripta, anch’essa opera di Pietro da Cortona, che riprende in piccolo le linee architettoniche della chiesa superiore e decorata in stucco con rilievi di Alessandro Algardi.

Source Article from https://www.info.roma.it/associazione_eventi.asp?ID_evento=170

Category : Eventos

Comments are closed.