30/05/2012 – MacBeth – Musical Tragedy

Print Print


Teatro Sistina-MacBeth  Musical Tragedy Musica recitazione canto e danza coniugano insieme per raccontarci la fiaba nera del valoroso Macbeth e della sua Lady e di tutti gli altri personaggi contaminati nella storia.

Un cast di 20 performer diretti da Enrico Petronio sulle musiche di Marco Savatteri con le coreografie di Stefano Bontemi e la direzione vocale Fabio Lazzara.

Un’emozione musicale tutta da scoprire ma preparatevi a vedere nel tuono, nei lampi e nella pioggia!

Note di regia

Scritto nei primi anni del 600, Macbeth appartiene alla fase matura delle grandi tragedie shakespiriane. Shakespeare ha gi scritto Amleto e Otello, e di l a poco scriver Re Lear. La visione shakespiriana di un mondo-palcoscenico il cui luomo-attore assolutamente solo a dialogo con la propria coscienza, si esplicita qui in un dramma che non a caso il pi corto della produzione del Bardo. Perch il viaggio dentro di s alcuni critici lo hanno chiamato lascensore per lInferno nel Macbeth un viaggio senza fermate intermedie: diretto, veloce, ineluttabile. S, dal punto di vista della sola trama, il Macbeth pu essere definito la tragedia dellambizione. In realt la tragedia dellambizione molto di pi: che cosa succede quando realizziamo veramente in nostri desideri? Quale il potere dellimmaginazione? Cosa succede quando siamo messi davanti alla nostra immagine pi vera?
Da queste domande nasce uno spettacolo importante in cui la performance tutto. Un ensamble di venti performer che d vita a uno spettacolo coinvolgente, magico, onirico, e che si fonda tutto sulla potenza della parola, della musica e della presenza scenica. Macbeth Musical Tragedy segue in tutto e per tutto loriginale shakspiriano, adottando la traduzione di Agostino Lombardo per le scene recitate.
La vicenda si svolge in una scenografia non-scenografia, ossia uno spazio vuoto delimitato solo da fondali illuminati nelle varie tonalit di un eterno tramonto rosso sangue, dove ogni tanto appare una pallida falce di luna, come a dire che il Cosmo veglia supremo sulle vite degli Uomini; spazio vuoto questo che dunque lo spazio dellAnima, dove non c nulla altro che Noi. E dove non c Spazio, non pu necessariamente esserci neanche il Tempo. Su questa riva e secca del tempo dice il protagonista. I personaggi dunque si muovono per la scena come dei Mostri. Una gestualit esagerata e plastica li fa assomigliare a degli animali. Il canto diventa un grido, un fluire della Coscienza. Tragedia dunque perch sacrificio dellUomo sotto la luna del cosmo. E la musica, nata dallo studio attento delloriginale shakespiriano, crea un tessuto soprannaturale per il viaggio della Parola. Insieme alla parola e alla musica, poi, non ultima, la danza: perch testimoni-artefici del Macbeth sono sei animali del Male, sei danzatori (lupo, gufo, serpente, scorpione, gatto, corvo). Shakespeare nomina gli animali del Male continuamente nel testo. Si pu dire, rubandone il senso allantropologia o allinterpretazione della fiabe, che essi siano gli accompagnatori, gli ispiratori, i simboli stessi delle pulsioni sanguinose dei protagonisti, e che infettino dunque- con la loro danza, i moti dellAnima.
La storia del guerriero che stimolato dalla preveggenza delle streghe e spronato dalla volont ambiziosa della sua Lady uccide il buon Re Duncan per afferrare la corona, trasformandosi poi in un re-tiranno che fa carneficina di tutti coloro che lo ostacolano il pozzo di domande esistenziali nel quale sprofonda leterna lotta del Bene contro il Male, della Piet contro il Delitto la Paura, le visioni, il Sovrannaturale Macbeth Musical Tragedy uno spettacolo che sposa la potenza grave delloriginale di Shakespeare allenergia contemporanea dellintrattenimento. Perch non dimentichiamoci che ci che in quegli anni andava sui palcoscenici del Globe era rock. Tragico, comico, poetico, magico, umano lo spettacolo era specchio del Mondo. Sono le nostre storie e le nostre vite.

Enrico Petronio

Source Article from http://www.info.roma.it/evento_dettaglio.asp?eventi=23296

Category : Des-evenements

Comments are closed.