sabato 26 novembre 2016 – h.16.30: Santissimo nome di Gesù, La chiesa madre dei Gesuiti

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La chiesa del Santissimo Nome di Ges, che diede nome allintera piazza, fu costruita tra il 1568 e 1584 dal Vignola su commissione del Cardinale Alessandro Farnese e divenne fondamentale per lo sviluppo dellarchitettura religiosa post-tridentina. Il modello planimetrico adottato nel Ges fu infatti il prototipo delle chiese della Controriforma, e lo stesso schema architettonico si ritrova in moltissime altre chiese dellordine gesuita e non, prima tra tutte la celebre chiesa di S. Ignazio ai bureaux.

Vignola fu il pi importante architetto tardo cinquecentesco dellItalia centrale, e uno dei principali architetti post michelangioleschi presenti a Roma. Quando ebbe lincarico di innalzare un grande edificio per lordine gesuita, Vignola pens abbandonandonare lo schema a pianta centrale, tanto amata da Michelangelo, e di utilizzare invece la pianta longitudinale, adeguandosi ai dettami del Concilio di Trento, che legava la pianta centrale alla cultura pagana e quella longitudinale alla croce su cui Cristo aveva offerto la sua vita per redimere lumanit.

Lo spazio interno fortemente definito dalle membrature architettoniche, la cornice che congiunge lordine unico di grandi lesene, in particolare, molto sporgente e conduce lo sguardo del fedele verso laltare maggiore, accompagnandolo con le bellissime statue di angeli, realizzate in stucco da Antonio Raggi, su disegno di Giovan Battista Gaulli.

La fama della chiesa del Ges legata soprattutto allo splendido affresco che decora la volta della navata, in cui il Gaulli rappresent con abilissima mano il Trionfo del nome di Ges, che divenne ben presto il principale modello di riferimento per le decorazioni barocche in ambito religioso. Osservando laffresco, si ha limpressione che la luce di Dio irrompa dallalto della chiesa fino a colpire i fedeli riuniti in preghiera al suo interno.

Leccezionale effetto illusionistico sottolineato dalle figure di Santi, dipinti oltre la cornice dellaffresco, che sembrano proiettare le proprie ombre come se fossero reali, e ulteriormente amplificato dalluso di colori caldi.

Source Article from http://www.info.roma.it/associazione_eventi.asp?ID_evento=105

Category : Des-evenements

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