02/12/2012 – La cena del nulla

Il Satyricon di Petronio unopera-mondo, uno di quei lavori che racchiude lesperienza umana, il tutto e il contrario del tutto, in cui i frammenti intensissimi disegnano il ritratto di unet inquieta che per molti aspetti assomiglia a quella in cui viviamo.
La Cena del Nulla una poliedrica reinvenzione teatrale dellepisodio forse pi celebre del romanzo antico: la Cena di Trimalcione. La tessitura testuale elaborata da Massimo Verdastro e Andrea Macaluso, mette in opera un serrato confronto con il romanzo antico che si esalta con linnesto di un funambolico gioco di rimandi – da Virgilio, a Petrolini a Eliot – e di due preziosi contributi scritti ex novo: i monologhiIl lupo mannarodi Magdalena Barile eFortunatadi Letizia Russo.

Self made man, pirotecnico patrono di tutti i dandies, sia pure in veste brutale, ma anche ossessionato dallincombere del tempo che scorre e dalla morte, Trimalcione affida la gestione della sua fortuna alla sua donna tuttofare, Fortunata appunto, della quale Letizia Russo disegna uno scanzonato ritratto da prima donna manager della storia.

Nondimeno lintera schiera dei commensali – liberti arricchiti come il padrone di casa – ad inscenare con racconti, chiacchiere, sfoggi di cultura, grossolanit, la miracolosa fortuna della compagine sociale emergente.

Linstallazione scenica, ideata da Stefania Battaglia, si ispira allantica usanza romana di gettare gli avanzi del cibo a terra, affinch anche le anime dei morti possano nutrirsene.Piatti sparsi e portate addentate, amplificati da un dispositivo specchiante, disegnano la scia di scorie di unopulenza decadente che dal passato vira nel presente. Nella vivida e al contempo funerea giostra deLa Cena del nulla, tutto passa e poco resta, se non il rumore delle parole e la loro capacit, pur nella distanza siderale dei secoli, di scrutare ancora e in profondit dentro il nostro oggi.

Biglietti: 5,00 – Ufficio Stampa Teatri di Cintura: Amelia Realino