10/01/2013 – Bosso Spiritual

Print Print


Casa del Jazz-Bosso SpiritualFabrizio Bosso ha iniziato a suonare la tromba a 5 anni. A 15 era gi diplomato al conservatorio G. Verdi di Torino. Coltivando di continuo gli interessi per la musica di estrazione colta si accostato al jazz. Un richiamo forte, suadente, a cui il torinese non ha saputo reagire. Tecnicamente impeccabile, ci che pi colpisce di Fabrizio la creazione di una grafia personale, in cui il colore e la dinamica del suono non sono mai scontati, il senso dello swing spinto agli eccessi, la tensione creativa costante anche nell’interpretazione di standard. Oltre ad aver svolto attivit concertistica sotto la direzione di George Russell, Mike Gibbs, Kenny Wheeler, Dave Liebman, Carla Bley e Steve Coleman, stato anche reclutato da Charlie Haden per alcune tappe del tour di un album della Liberation Music Orchestra. Nel 1999 viene votato come Miglior nuovo talento del jazz italiano dal referendum della rivista Musica Jazz, e negli anni collabora stabilmente nei gruppi di Salvatore Bonafede, Giovanni Mazzarino ed Enrico Pieranunzi.

Sono proprio gli ultimi anni a incoronare Fabrizio come uno dei pi grandi musicisti italiani. Dapprima il successo nel 2007 di quello che considerato il suo esordio da leader per la casa discografica importante, la Blue Note / Emi Italia, “You’ve Changed”, realizzato con il suo quartetto stabile e un’orchestra di tredici archi, la Bim String Orchestra diretta da Paolo Silvestri. Inoltre la partecipazione al successo di “Trouble Shootin'”, bel disco di Stefano Di Battista con il quale ha realizzato importanti tourne in Europa.

Nel 2008 invece, oltre a “Five Four Fun” degli High Five, Fabrizio ha pubblicato “Sol!” con il Latin Mood composto da Javier Girotto (co-leader), Natalio Mangalavite, Marco Siniscalco e Luca Bulgarelli, Lorenzo Tucci, Bruno Marcozzi, pi l’ospite special Raul Midn. E, sempre nello stesso anno, il funanbolico duo con Antonello Salis per la Parco della Musica Records: “Stunt”, che gli valso la vittoria del Top Jazz come Miglior disco del 2009 e anche come Miglior trombettista dell’anno.

Ha partecipato inoltre al progetto inedito, realizzato da Roberto Gatto e dedicato al rock progressivo, inciso anche per la serie Jazz Italiano Live 2008 del La Casa del Jazz / L’Espresso ed presente anche in un altro progetto realizzato nella stessa collana, “Omaggio a Fabrizio De Andr”.
Nel 2009, dopo un’apparizione in qualit di ospite speciale al Festival di Sanremo, (cui aveva gi partecipato la precedente edizione con Sergio Cammariere) al fianco della giovane promessa Simona Molinari, ha partecipato al progetto “About a Silent Way” di Maurizio Martusciello con Francesco Bearzatti, Eivind Aarset e Aldo Vigorito, pubblicato prima in allegato a Musica Jazz per celebrare i 40 anni dell’opera di Miles Davis e poi uscito per la casa discografica Itinera.

E’ parte del quartetto Complete Communion di Aldo Romano, con Henri Texier e Geraldine Laurent, progetto dedicato alla figura di Don Cherry. I cinque hanno registrato all’inzio del 2010 il primo album per Dreyfus.

Il 21 e 22 giugno 2011 Fabrizio ha registrato a Londra, agli Air Studios, “Enchantment – L’Incantesimo” (SCHEMA) con la London Symphony Orchestra. Il progetto dedicato alla musica di Nino Rota in occasione del centenario della nascita. Gli arrangiamenti e la direzione d’orchestra sono del M Stefano Fonzi, che stato anche l’ideatore del progetto. Con lui la ritmica di Claudio Filippini al pianoforte, Rosario Bonaccorso al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria.

Nato a Torino nel 1966, Alberto Marsico attivo a livello professionale da circa venticinque anni come organista e tastierista; la sua passione per l’organo Hammond nasce per nel 1994, dopo aver frequentato i seminari di Jack McDuff a Genova. Lo stesso McDuff registra una composizione a lui dedicata, firmata da Marsico e intitolata Jack-pot, nell’album omonimo uscito per la Red Records. Lavora a San Francisco e Los Angeles, dove incontra il chitarrista blues Alex Schultz. Molte le sue collaborazioni:con i cantanti soul-blues americani Finis Tasby e Tad Robinson, con il grande batterista jazz Alvin Queen all’interno del suo progetto chiamato Organics, con il grande maestro dei batteristi jazz italiani Gianni Cazzola.

Dal ’94 ad oggi Alessandro Minetto ha dedicato al jazz gran parte del tempo, cercando di maturare il maggior numero possibile di esperienze, che unite alla passione per questa musica potessero fargli raggiungere un buon livello di competenza in materia e permettergli di relazionarmi con i musicisti con cui desiderava suonare. Ha avuto la fortuna di esibirsi dal vivo e talvolta in studio con musicisti di fama internazionale tra cui: Lee Konitz, Ronnie Matheus, Bud Shank, Benny Golson, Steve Grossman, Michelle Hendrix, Bruce Forman, Larry Shneider, Rob Sudduth, Terrell Stafford,Donald Braden, Dena De Rose,Francesco Cafiso, Piero Odorici,Fabrizio Bosso e molti altri, anche in Festival internazionali e in famosi club europei. Lavorando come assistente in diversi seminari (Bercklee in Umbria per citarne uno) e seguendo seminari di approfondimento ha acquisito negli anni maggiori competenze didattiche per la batteria che lo hanno aiutato a migliorare come insegnante, uno degli aspetti del lavoro che ama particolarmente. Durante gli ultimi anni ha approfondito assiduamente dei concetti nuovi che derivano dalla scuola di Freddy Gruber riguardanti l’impostazione e la meccanica del movimento sulla batteria al fine di migliorare la fluidit nel timing.

Sala concerti.

Source Article from http://www.info.roma.it/evento_dettaglio.asp?eventi=24442

Category : Eventi

Comments are closed.