18/10/2012 – Giu’

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Teatro Argentina-GiEd ancora fanno capolino dallenorme tazza dellenorme water altri simboli di unumanit offesa, colpevole di aver conservato la loro dignit contro le bieche logiche del compromesso, e che proprio per questo trova rifugio e riscatto soltanto in fondo allo scarico, lontano dal marciume che ingurgita il mondo.
Gi un invito indignato a rompere il silenzio per dare voce agli altri. un urlo contro il putridume della nostra societ che umilia la dignit e la libert dell’individuo. A popolare questo mondo, dalle suggestioni drammatiche ma a tratti molto divertenti, sono quattro personaggi: il Figlio, che una mattina, sotto gli occhi del Pap, sbuca fuori dal cesso per manifestargli il proprio malessere contro un mondo sempre pi saturo di egoismo e d’indifferenza. Il Pap, che vedendo il proprio figlio nel cesso e scosso dalle sue parole, cerca in tutti i modi di tirarlo fuori. Ma, nel cesso, da tirare fuori, c’ anche Don Carlo, un prete scomodo, che finito gi, perch su non vuole pi stare comodo.

Gi finito il Sagrestano che dopo tanti anni di soprusi e violenze, stanco di subire, trova nel cesso la forza e il coraggio di ribellarsi.
Gi c’ anche il povero cristo di Ugo che preferisce cantare sotto un ponte per non perdere la dignit… per non vendere la propria dignit.
Ma Gi ci sono ancora tante persone che, per difendere i valori umani e lottare contro il male che avanza, aspettano il loro turno per tornare su… per tornare, di nuovo, su.

Source Article from http://www.info.roma.it/evento_dettaglio.asp?eventi=23933

Category : Eventi

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