17/03/2012 – Quartetto Ysaye

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IUCIstituzione Universitaria dei Concerti-Quartetto YsayeYehudi Menuhin, uno dei pi grandi violinisti del secolo scorso, ascolt il Quartetto Ysae in uno dei suoi primi concerti e disse: “A questi quattro angeli musicisti sono debitore di una delle pi pure emozioni musicali della mia vita”.

Hanno suonato nelle sale da concerto pi prestigiose e pi cariche di storia, quali Carnegie Hall di New York, Sala d’oro del Musikverein di Vienna, Mozarteum di Salisburgo, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall di Londra, Philharmonie di Berlino, Teatro degli Champs-Elyses di Parigi; inoltre a Tokyo, Sydney e in tutto il mondo. Svolgono con grande amore e dedizione una capillare opera di diffusione della musica da camera in Francia, che li ha portati a suonare in centinaia di citt transalpine, grandi e piccole.

Per anni le loro interpretazioni sono state pubblicate da Decca, Philips e altre major discografiche, ma recentemente hanno fondato una loro casa discografica, la Ysae Records, perch sentono l’esigenza di essere assolutamente liberi di scegliere cosa, come e quando registrare.
Il percorso artistico di questi quattro musicisti dura ormai da ventotto anni e pensano sia giunto il momento di trasmettere la loro esperienza ai giovani, quindi hanno accettato una cattedra di quartetto al Conservatorio di Parigi e tengono master class in tutto il mondo.
Nel loro concerto romano, tra Schubert e Brahms spicca il Quartetto in mi minore op. 121 di Gabriel Faur, di cui l’Ysae considerato interprete insuperabile. Questo compositore francese vissuto al passaggio tra Ottocento e Novecento non ha mai cercato la grande popolarit ma era egualmente circondato dall’ammirazione del pubblico, oltre che dalla gratitudine e dalla venerazione dei numerosi allievi, tra cui Maurice Ravel. Musicista raffinato e riservato, Faur scrive una musica intimistica, che scaturisce dall’interiorit e tende verso la purezza delle idee musicali, evitando ogni esteriorit effettistica. Il Quartetto op. 121, composto nel 1924, la sua ultima importante opera, che tende a una grande essenzialit e appare quasi smaterializzata.

Il concerto si apre con il Quartetto in la minore op. 51 n. 2 di Johannes Brahms. Coltivando il quartetto Brahms si opponeva alla tendenza alla grandiosit e al virtuosismo della musica della fine dell’Ottocento e si ricollegava ai grandi maestri del passato, in particolare a Beethoven. proprio nella musica da camera che si manifesta esprimere nel modo pi evidente la sua natura malinconica, riflessiva e autunnale, che nelle sinfonie e nei concerti talvolta nascosta dalle sonorit robuste e dal tono drammatico.

In conclusione il Quartetto n. 14 in re minore La Morte e la fanciulla D810 di Franz Schubert, cos chiamato perch nel secondo movimento compare il motivo di un Lied per soprano e pianoforte dallo stesso titolo, che viene ripetuto cinque volte, in un’atmosfera di profonda quiete e tristezza, che contrasta con il dinamismo degli altri movimenti, che nel finale diventa vera frenesia, al ritmo di una demoniaca tarantella. Composto nel 1824, a soli ventisette anni, fu praticamente ignorato quando Schubert era vivo ma ora considerato uno dei pilastri della musica romantica.

Sabato 17 marzo ore 17.30
Aula Magna Sapienza Universit di Roma – Piazzale Aldo Moro 5

Quartetto Ysae

Johannes Brahms Quartetto in la minore op. 51 n. 2
Gabriel Faur Quartetto in mi minore op. 121
Franz Schubert Quartetto n. 14 in re minore La Morte e la fanciulla D810

BIGLIETTI:
Interi: da 15 euro a 25 euro (ridotti da 12 euro a 20 euro)
Giovani (under 30): 8 euro
Bambini (under 14): 4 euro

INFO per il pubblico: tel. 06 3610051

Ufficio stampa: Mauro Mariani

Source Article from http://www.info.roma.it/evento_dettaglio.asp?eventi=22879

Category : Veranstaltungen

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