domenica 19 febbraio 2012 – h.15.30: Santa Sabina, La Basilica, l’area archeologica ed il convento dei Domenicani all’Aventino
PrintLAventino uno dei luoghi pi ameni e affascinanti di Roma. Legato ad antiche leggende sulle origini di Roma, fin dallantichit fu occupato da luoghi di culto, quali il Tempio della Luna, il Tempio di Diana e di Minerva, vi furono eretti anche i templi dedicati alle divinit portate a Roma con il rito dellevocatio , ossia rapite alle citt conquistate come la Giunone Regina di Veio o il Vertumno da Volsinii. Pi tardi fecero il loro ingresso le divinit orientali come Giove Dolicheno, legiziana Iside il cui luogo stato rinvenuto sotto la chiesa di Santa Sabina, o Mitra il cui culto si svolgeva sotto lattuale chiesa di Santa Prisca.
In seguito alla Lex Icilia del 456 a.C. il colle fu concesso alla plebe per edificarvi le loro case assumendo progressivamente un carattere abitativo e mercantile. Ma in epoca imperiale laspetto dellAventino mut: molti aristocratici vi edificarono le loro ricche domus,: tra le quali spiccano le residenze private degli imperatori Traiano ed Adriano prima che diventassero imperatori. Il nobile Lucio Licinio Sura, amico di Traiano vi abit edificandovi anche le Terme Surane.
Al V secolo d.C.(422-432) risale la fondazione della basilica paleocristiana forse pi famosa di Roma per aver mantenuto intatta la sua forma originaria (anche se una delle pi tarde in effetti la pi antica che ci sia giunta senza aver subito troppi rifacimenti). Il committente fu un ricco prete del tempo che doveva disporre di grandi ricchezze per poter edificare una basilica cos magnifica in un epoca cos critica per la citt (circa un decennio prima Alarico aveva saccheggiato Roma): Pietro di Illiria.
La raffinatezza dei materiali e delle decorazioni in opus sectile, il mosaico superstite della controfacciata, ci lasciano immaginare lo splendore originario dellarchitettura paleocristiana. La basilica conserva ancora la Porta originaria in legno del V secolo: un reperto di enorme valore per la decorazione intagliata con scene dellAntico Testamento e del Nuovo Testamento; vi compare per la prima volta in assoluto la scena della Crocifissione di Ges.
Negli scavi del 1855-1857 e in quelli del 1936-1939 si comprese che la basilica venne edificata su resti pi antichi. Resti delle mura Serviane (sia la fase in cappellaccio che quella in tufo di Grotta Oscura) risultano tagliati ed inglobati in edifici abitativi di et repubblicana. Rimaneggiati in et imperiale testimoniano la vita quotidiana del colle 2000 anni fa. Un Iseo fu installato allinterno di essi nel sec. II d.C. Nel secolo successivo le trasformazioni portarono alledificazione di uno stabilimento termale.
Proprio al di sotto della basilica emersero i resti di una ricca domus di epoca imperiale decorata da un ricco opus sectile. Altri resti si rinvennero sotto larea presbiteriale: gli scavi rivelarono i resti di un antico tempio repubblicano (poi inglobato in un edificio successivo) risalente al sec. III a.C. ed identificato con quello dedicato a Giove Libero e Libera. Un itinerario di grandissimo interesse archeologico, artistico, storico, topografico.
Nel 1219 la chiesa fu affidata da papa Onorio III a san Domenico e al suo ordine di frati predicatori, che da allora ne hanno fatto il loro quartier generale.
Nel chiostro si trova una pianta di arancio dolce, secondo la tradizione domenicana piantata nel 1220 da San Domenico, che in questa chiesa visse ed oper e nella quale ancora oggi si conserva la cella, trasformata in Cappella.
Oltre alla visita della basilica, il percorso si estender nei nuovi spazi aperto al pubblico, gli ambienti romani nei sotterranei, il Chiostro medievale del Convento, la Cella di San Domenico del Bernini, ed il Museo Storico dei Domenicani.
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