domenica 2 febbraio 2014 – h.16.00: Pantheon, Il Tempio Adrianeo e la Basilica di Santa Maria ad Martyres

Uno dei monumenti romani meglio conservato e sicuramente pi imponente e suggestivo che ci sia giunto quasi intatto dall’antichit. Edificato nelle forme originarie da Marco Vipsanio Agrippa nel 27 a.C. venne completamente ricostruito dall’imperatore Adriano nel sec. II d.C.

Il tempio dedicato a tutti gli dei, una immensa opera di ingegneria: la mole del tempio a pianta circolare sormontata da una delle cupole pi imponenti dell’antichit, la cui struttura costituita da una serie di anelli sovrapposti realizzati ognuno con materiale e spessore diverso, tale scopo mirava ad alleggerire l’imponente struttura via via che si andava verso l’alto.

Il diametro della cupola di ben 43 metri ossia superiore a quello della cupola della basilica di San Pietro. Ma 43 metri anche la distanza tra il pavimento del Pantheon e la sommit della cupola dove si apre l’oculus, del diametro di 9 metri, ossia l’apertura circolare alla sommit che probabilmente simboleggia il sole.

Il tempio si mostra in tutta la sua imponenza anche nella facciata, dominata da colonne monolitiche in marmo. Le porte in bronzo potrebbero essere anche le originali.

Nel 608 l’imperatore bizantino Foca, in visita a Roma, dona il tempio al papa Bonifacio IV che lo converte in chiesa cristiana dedicandola a S. Maria e a tutti i martiri, appunto S.Maria ad martyres, Questa “conversione” fa si che il tempio continui a sopravvivere senza subire distruzioni o devastazioni. Tranne due eccezioni, nel 655 l’imperatore bizantino Costante II, fa portare via le tegole di bronzo per portarle a Costantinopoli ma durante la traversata per mare vengono rubate dagli Arabi.

Nel XVII secolo papa Urbano VIII Barberini fa prelevare le travi in bronzo del portico per la realizzazione del Baldacchino bronzeo del Bernini a San Pietro.

Nonostante tutto il Pantheon sfida i secoli e giunge a noi in tutta la sua grandezza.