sabato 18 ottobre 2014 – h.11.00: Villa di Massenzio, Il complesso archeologico presso l’Appia Antica

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Il complesso archeologico presso l'Appia Antica

Il circo di Massenzio, un edificio, lungo 513 metri e largo nel punto pi ampio 91, costruito colmando una valle che probabilmente aveva la forma di un ippodromo. Per colmare questo avvallamento fu sbancata la collina della Caffarella dove ora si scorge una grande cisterna. Le gradinate, sulle quali potevano trovare posto oltre 10.000 spettatori, presentano, nel nucleo cementizio delle volte di sostegno anfore di terracotta che servivano ad alleggerire la struttura.

La spina era limitata da duemetaesemicircolari, ed aveva in mezzo numerose vasche che ne costituivano un canale(euripus), ed erano intramezzate da due edicole su colonne che sostenevano le sette uova e i sette defini, destinati ad indicare i giri di pista da compiere.

L’ingresso trionfale al circo l’arco che si apre nel lato curvo certamente non transitabile dai carri, perch preceduto da una gradinata. Alle estremit si innalzano due torri, di pianta quadrata, con il lato verso la facciata curvo.

Il centro del circo era ornato dall’obelisco di Domiziano, simbolo del Sole considerato elemento chiave di una complessa rappresentazione che vedeva nei carri che correvano intorno alla spina una celebrazione del cosmo. L obelisco nel 1651 fu recuperato dal Bernini e inserito sulla fontana dei Fiumi al centro di piazza Navona. Nonostante l’assenza dell’obelisco, il circo di Massenzio il miglior esempio di circo romano a noi giunto dall’antichit.

Alla morte di Massenzio, avvenuta nel 312 d.C. ad opera di Costantino il complesso fu abbandonato e forse il circo non venne mai utilizzato. Questo edificio costituisce un’unit strutturale con il palazzo e con il mausoleo, insieme, infatti vennero realizzati in opera listata, con alternanza di tufelli e mattoni. La tribuna destinata all’imperatore e alla sua famiglia sorge sul lato nord-est del circo, e di l un lungo porticato si collega infatti al palazzo.

La zona prescelta dall’imperatore per la costruzione del suo palazzo si trovava in una posizione dominante sullaregina viarum, l’Appia, ed era stata una propriet privata prima di essere annessa al patrimonio imperiale, apparteneva infatti in origine, con tutta probabilit, alla celebre villa di Erode Attico. Tuttavia mentre gli edifici del Triopio di Erode Attico erano disseminati nel verde della campagna coltivata, Massenzio al contrario progett un complesso chiuso dove palazzo, circo e mausoleo contribuivano, ognuno con il suo significato simbolico, all’affermazione dell’idea del potere e della sacralit della figura dellimperatore.

Il palazzo dall’alto della collina dominava con i suoi grandi ambienti absidati il circo, che occupava una valle naturale, e la tomba della famiglia imperiale con l’ingresso rivolto verso l’Appia, da sempre la via dei sepolcri.

Alla morte di Massenzio la propriet pass probabilmente a Costantino, in seguito divenne possesso della chiesa di S. Sebastiano, poi dei conti di Tuscolo, dei Cenci e dei Torlonia.

Dei tre edifici che compongono la villa imperiale, il palazzo certamente quello meno conservato: rimangono solo le parti absidali di tre grandi ambienti: quello centrale, conosciuto come tempio di Venere e Cupido, il fulcro dell’intera costruzione e forse aveva funzione di “aula palatina” destinata alle udienze imperiali. Essa era preceduta da un atrio comunicante con il porticato, affrescato, lungo circa 200 metri che permetteva all’imperatore di passare direttamente dall’abitazione al suo palco nel circo.

Il palazzo si imposta su resti di edifici precedenti che subirono numerosi rimaneggiamenti dall’epoca della loro creazione da parte degli Annii nel I sec a.C. fino all’insediamento dell’imperatore agli inizi del IV sec. d.C. La prima fase costruttiva, del I sec. a.C., era in opera quadrata e incerta. A quest’epoca si pu far risalire la costruzione della villa originaria dotata di ampio criptoportico.

Nella seconda fase, di et Giulio-Claudia, vengono edificati due ninfei in opera reticolata che si affacciano sulla via Appia. Nel punto pi alto della collina una grande cisterna provvedeva al fabbisogno idrico degli abitanti del suburbio.

Nel II sec d.C. Erode Attico, proprietario dell’area, ristruttur la villa, costruendo i due gruppi di ambienti attualmente visibili ai lati della pi tarda “aula palatina” e il complesso termale, di cui rimangono ancora oggi visibili tre vasche rivestite di marmo. La quarta fase edilizia quella di Massenzio che trasform la villa in Palazzo imperiale, con l’aggiunta di grandi ambienti prestigiosi e rappresentativi in opera listata, oltre che il mausoleo.

Source Article from http://www.info.roma.it/associazione_eventi.asp?ID_evento=157

Category : Eventi

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